La rigenerazione del manto erboso

State passeggiando sul vostro terreno e notate ingiallimenti e diradamenti del tappeto erboso? Il manto sembra debole e stressato, magari a causa dei caldi mesi estivi appena trascorsi?
Allora è giunta decisamente l’ora di iniziare a pensare ad una rigenerazione del vostro prato.

I mesi migliori

Esistono due scuole di pensiero a riguardo, ma in entrambi i casi, se la risemina e la rigenerazione verranno eseguite correttamente, avrete un nuovo manto pronto per essere vissuto quando arriverà la bella stagione.

Teniamo presente difatti, che il manto erboso non si rigenera automaticamente, e che quindi una risemina annuale andrebbe sempre fatta; in questa maniera il tappeto risulterà compatto ed uniforme nel tempo, oltre che ringiovanito.

La rigenerazione autunnale

La prima opzione è riseminare alla fine dell’estate, nei mesi di settembre ed ottobre, perché proprio a causa dello stress estivo l’erba ha bisogno di essere rinfoltita, e una corretta rigenerazione (anche leggera, non necessariamente totale) le consentirà di recuperare tono e di arrivare letteralmente come nuova alla stagione successiva.

Ovviamente non esiste una regola scritta che indichi quale siano le migliori settimane per la risemina; teniamo però presente che, in questo caso, è importante che le alte temperature tipiche di luglio e agosto siano completamente finite.

Più si tende a tardare, più c’è il rischio di incappare nel brutto tempo autunnale che può bloccare il progredire dei lavori, o addirittura di un inverno che arrivi in anticipo, bloccando la crescita e vanificando i nostri sforzi.

La primavera

Per la risemina primaverile valgono gli stessi accorgimenti, cioè aspettare che siano passate le gelate invernali, ma allo stesso tempo non attendere i primi caldi estivi. La differenza con il primo metodo è tutta nel fatto che avremo, con l’arrivo dell’estate, un manto più giovane rispetto a quello seminato in autunno, con conseguenti toni di colore più vivaci; di contro ci sarà la possibilità che il tappeto risulti più debole, e quindi più facilmente soggetto a stress.

In ogni caso, che voi scegliate la primavera o l’autunno, il consiglio è sempre quello di iniziare a reperire tutto il materiale necessario e di concentrare il lavoro in pochi giorni, senza mai perdere di vista il meteo e sfruttando le belle giornate.

Come effettuare la rigenerazione

Una operazione standard, che non prevede cioè operazioni particolari di spostamento o di sradicamento, può essere semplificata in pochi punti chiave, vediamoli insieme.

Anzitutto è bene uniformare e tagliare l’erba a circa 2cm, andando a rimuovere con accortezza tutti i residui.

Successivamente dovremo procedere con degli arieggiatori (attenzione, questo è uno dei passi più importanti e deve essere eseguito con cura) che permetteranno una accurata pulizia del feltro, per creare nuovo spazio ai nuovi semi ed eliminare eventuali infestanti. Una volta effettuata l’arieggiatura è essenziale raccogliere con un rastrello a denti stretti tutto il materiale di risulta che si è generato.

Il grosso del lavoro si può dire che a questo punto è stato fatto. Adesso dovrete soltanto spargere un piccolo strato di terriccio da prato, non più di 3 o 4 millimetri. In questo modo avremo preparato il letto per i nuovi semi, perciò è importante utilizzare un terriccio di buona qualità e soprattutto specifico per prato.

Ora siamo pronti a seminare; cercando di utilizzare la stessa mescola di semi usati per il prato originale, o perlomeno un miscuglio di sementi compatibile che garantisca la stessa colorazione e tessitura.

Un piccolo consiglio è quello di spargere insieme ai semi, della polvere naturale anti-formiche; in commercio potete trovarne di molte tipologie, in ogni caso è bene seguire sempre le indicazioni di dosaggio fornite dal produttore.

A questo punto, con un rullo da prato adatto alle dimensioni del nostro manto, andremo a rullare il tappeto per far sì che il seme risulti bene a contatto con il terreno.

L’ultima operazione da compiere è quella di ricoprire con una concimazione, utilizzando un fertilizzante specifico (in genere si tratta di fertilizzanti ad alto contenuto di fosforo), eseguendo eventualmente dopo due settimane, una seconda concimazione.

Ricordate che è molto importante mantenere il terreno umido fino alla comparsa dei primi germogli, per poi procedere secondo necessità fino a far uniformare tutto il manto erboso.

Per non rischiare di commettere errori che potrebbero rovinare il vostro prato, è sempre bene rivolgersi a degli esperti, che saranno in grado di comprendere fino in fondo le esigenze del vostro tappeto erboso.

Dopo il primo taglio, avrete un tappeto rigenerato alla perfezione, e sarete pronti ad apprezzarne i colori e la consistenza e ad usufruirne nei mesi caldi!