La rigenerazione del tappeto erboso in primavera: di cosa si tratta?

Con l’arrivo della primavera e della sua aria frizzante e giocosa sentiamo tutti un po’ il bisogno di stare all’aria aperta, magari proprio sul nostro giardino con il suo bel manto di prato verde, per goderci le lunghe giornate in compagnia di amici e familiari.

Ma non appena siamo pronti ad organizzare la nostra piccola festa privata ci rendiamo conto di quanto poco curato sia il nostro prato, che ci appare con un colorito spento, chiazzato di inestetici vuoti d’erba e non completamente uniforme.

Questo è un problema comune e del tutto normale, poiché il tappeto erboso non è in grado di autorigenerarsi e ha bisogno di specifiche tecniche agronomiche al fine di ovviare ai deterioramenti causati dagli agenti atmosferici e da quelli fungini.

Se il tuo tappeto erboso si trova in simili condizioni, non disperare perché la soluzione al tuo problema è più semplice di quanto pensi!

Basterà eseguire una rigenerazione del tappeto erboso e provvedere a una buona manutenzione della stessa per avere un prato folto, uniforme e di un verde brillante.

In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni fondamentali sull’argomento, a partire dalla indicazione della primavera come il periodo ideale per rigenerare il tappeto erboso, grazie alle sue miti temperature.

Tratteremo poi punto per punto delle principali operazioni nelle quali si articola la rigenerazione del tappeto erboso e della sua adeguata manutenzione.

A cosa serve la rigenerazione del tappeto erboso e quando bisogna farla

Come già brevemente anticipato, la rigenerazione del tappeto erboso è una tecnica agronomica che mira a rinfoltire un prato rovinato o dal clima troppo rigido dell’inverno o da quello eccessivamente secco dell’estate, che in entrambi i casi causa stress e debolezza alle microterme del prato, provocando ingiallimenti e diradamenti.

Rigenerare un tappeto erboso significa, quindi, attuare una serie di operazioni agronomiche, tra cui la principale è la trasemina, che servono a riportare il prato al suo stato ottimale.

Il periodo ideale per la rigenerazione del tappeto erboso è appunto la primavera, in quanto proprio durante questa stagione si ha la temperatura del suolo più adatta (20°) per mettere a dimora i semi delle nuove graminacee (in genere loietto) che andranno a rinfoltire il nostro prato.

Le fasi di una corretta rigenerazione del tappeto erboso

La rigenerazione del tappeto erboso è un’operazione abbastanza semplice, ma necessita di cura e pazienza. Essa consiste prevalentemente di tre fasi:

  • La preparazione del terreno. Questo step è di fondamentale importanza per la buona riuscita del procedimento, in quanto serve a creare il perfetto habitat per i nuovi semi di graminacee. A sua volta la preparazione del terreno consta di 3 passaggi: il taglio dell’erba, che deve essere portata a un’altezza media di 2 cm. circa; la pulizia del feltro, che deve essere meticolosa e precisa e che, pertanto, sarebbe meglio eseguire con specifici strumenti ad hoc, come gli arieggiatori; infine, si prosegue con l’aggiunta di terriccio ecologico, che deve essere steso sul prato per circa 3-4 mm. e può essere mescolato all’occorrenza con polveri anti-formiche, laddove necessario.

 

  • La trasemina. Questa è la fase fondamentale di tutto il processo e consiste nella distribuzione di nuove sementi sul terriccio. Affinché al termine della procedura il nostro prato appaia il più uniforme possibile, è consigliabile scegliere lo stesso miscuglio di sementi originario. Laddove ciò non fosse più possibile, sarebbe meglio optare per semi che per caratteristiche, colore e tessitura siano simili a quelli già presenti. È poi di fondamentale importanza distribuire le sementi in maniera uniforme, in modo da non lasciare buchi nel tappeto erboso. Per fare una semina professionale potremmo lavorare con l’ausilio di una buona macchina seminatrice. Il dosaggio varia a seconda del miscuglio scelto e pertanto è necessario seguire le indicazioni del fornitore. Lo step della semina è subito seguito da quello della rullatura, che consiste nel far scorrere sul prato un rullo apposito che permette di far penetrare i semi più in profondità nel terriccio.

 

  • La concimatura e l’irrigazione. Si tratta dell’ultima fase del procedimento che vede l’integrazione nel tappeto erboso di elementi nutritivi, come il fosforo, che aiutano il suolo a mantenersi umido fino alla germogliazione, che in genere avviene entro 10-15 giorni. L’irrigazione del prato va effettuata a seconda delle necessità, generalmente è consigliabile irrigare il prato una volta al giorno, al mattino presto.

Come prendersi cura del nuovo manto erboso

Per riassumere quanto detto finora, basti tenere a mente che la rigenerazione del tappeto erboso è una pratica tanto comune quanto necessaria per mantenere uniforme, verde e folto il prato.

La rigenerazione è un’operazione agronomica di fondamentale importanza che va eseguita almeno una volta all’anno e va accompagna con un’attenta manutenzione.

Infatti, dopo circa 5 settimane dalla rigenerazione è opportuno procedere con una nuova concimazione di supporto con azotati che diano al nostro tappeto erboso i nutrienti necessari.

Il clima è, infatti, di primaria importanza nel ciclo di vita del prato e influisce in maniera decisiva anche nelle operazioni di rigenerazione, che deve essere eseguita in primavera.

Sono proprio le temperature miti che garantiscono le migliori condizioni per la messa a dimora dei nuovi semi, che germogliando andranno a rinfoltire il tappeto erboso, rendendolo esteticamente bello e funzionale in ogni momento dell’anno.

Rivolgersi ad un professionista del settore come Antonello Urso Giardinaggio è di fondamentale importanza per chi desidera avere un prato in salute e rigoglioso. Spesso, infatti, ci si può trovare di fronte a problematiche come il diradamento del tappeto erboso, la comparsa di erbacce o l’insorgere di malattie che possono compromettere la salute del prato.

In questi casi, tentare di risolvere il problema da soli può risultare rischioso e portare a conseguenze ancora più negative.

Il fai da te, infatti, può sembrare un’opzione economica e veloce, ma può rivelarsi molto dannoso per il proprio prato a lungo termine.

L’utilizzo di prodotti sbagliati, ad esempio, può causare danni irreparabili al tappeto erboso. Inoltre, le soluzioni “fai da te” spesso non sono in grado di risolvere il problema alla radice, limitandosi a trattare i sintomi invece che la causa principale.

Al contrario, un professionista del settore come Urso Giardinaggio presente su tutto il territorio di Monza e Brianza, grazie alla sua esperienza e competenza, sarà in grado di individuare la causa del problema e di proporre soluzioni personalizzate per rigenerare il tappeto erboso.